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Università Popolare George Lapassade Galatina (LE)

Per far capire il motivo della dedica della nostra università popolare al grande George Lapassade ne offriamo una breve descrizione

Georges Lapassade (Arbus, 10 maggio 1924 – Stains, 30 luglio 2008) è stato un filosofo e sociologo francese. Professore e ricercatore emerito di Etnografia e Scienze dell'Educazione presso l'Università di Parigi VIII, dove ha lavorato e organizzato seminari fino agli ultimi anni della sua esistenza. Se l'uomo vuole essere soggetto, attore cosciente della sua storia deve analizzare le istituzioni dalle quali dipende, per analizzare le istituzioni che lo attraversano e trovare nell'azione di gruppo una via d'uscita all'atomizzazione burocratica della quale è vittima (G.Lapassade). È una delle figure più importanti della psicosociologia, dell'etnologia e della pedagogia. Ha introdotto in Francia l'etnometodologia. Fu il primo sociologo francese a studiare il rap. Era considerato con René Lourau uno dei padri dell'analisi istituzionale. Autore di numerose opere sugli stati modificati di coscienza, nella sua lunga carriera si è occupato delle culture nordafricane e afroamericane, con particolare interesse per i temi della trance. Il suo primo libro L'entrée dans la vie, saggio sull’incompiutezza dell’uomo, fu pubblicato nel 1963, e venne tradotto in Italia nel 1971 da Sergio de La Pierre per Guaraldi con il titolo Il mito dell’adulto. Le edizioni Urra-Apogeo hanno ripubblicato, nel 2008, Dallo sciamano al raver. Saggio sulla trance uscito in prima edizione presso Feltrinelli nel 1980

Storia e Finalità




Le Università popolari sono nate in Italia tra il 1900 e 1901 ad opera del Partito Socialista e dei sindacati seguendo gli esempi già attivi nel XIX secolo in Danimarca e Svezia, e sul finire dello stesso secolo in Inghilterra. La diffusione fu rapida in Italia come lo fu contemporaneamente in tutta Europa. Nacquero nelle maggiori città, nelle città di provincia, ma anche in piccoli comuni di tutta Italia (come dimostra la sottostante bibliografia). Alla base di quel movimento vi era l'idea di diffondere l’istruzione tra il popolo per mezzo di conferenze, dibattiti, distribuzione di opuscoli e libri. Fondamentale fu l'apporto della rivista quindicinale L'Università Popolare fondata da Luigi Molinari a Mantova nel 1901 e trasferita a Milano nel 1906 dove la diresse fino al 1918. Altrettanto fondamentale fu l'apporto fornito dal linguista e indologo Francesco Lorenzo Pullè (1850-1934), che organizzò a Milano nel 1906 il I Congresso internazionale delle Opere di educazione popolare, a cui partecipò un buon numero delle circa 70 Università popolari allora operanti in Italia. Nel 1908 Pullè partecipò a Parigi al II Congresso internazionale e costituì, insieme alla Consorelle europee, la Confederazione Internazionale delle Università Popolari, di cui gli fu affidata la presidenza per i meriti nel frattempo acquisiti. Le vecchie Università popolari ripresero vita nel dopoguerra dopo la caduta del fascismo che le aveva chiuse o inglobate. In seguito sorsero e si svilupparono altre Istituzioni culturali che assunsero denominazioni differenti, tra cui l'Università della Terza Età, dell'età libera, del tempo libero, aperta, ecc. Le Università popolari sono Istituzioni culturali ben distinte dalle Università della Terza Età. Infatti non solo appartengono a Organizzazioni associative diverse, ma hanno obiettivi diversi da quelle. Mentre le Università della Terza Età si rivolgono ad un'utenza ben precisa, come ne afferma la denominazione, le Università popolari si rivolgono indistintamente a tutti, senza distinzione di età, sesso, confessione religiosa, etnìa. I principi ottocenteschi ispiratori delle Università popolari, in tutta Europa, furono quelli di fare avvicinare alla cultura tutti i ceti sociali, specialmente quelli più emarginati. In questa azione sociale si distinsero allora i socialisti e i sindacalisti, ma in seguito questi principi furono affermati da tutti gli spiriti democratici e liberali. Tra le Università popolari le Organizzazioni associative maggiormente rappresentative sono la CNUPI - Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane e l'[Unieda - Unione Italiana di Educazione degli Adulti, con sede a Roma, che fanno entrambe parte dell'EAEA - European Association for the Education of Adults. In particolare l'Unieda, fondata nel 1998 come FIPEC, è la principale associazione nazionale di promozione sociale (L. 383/2000) con una specificità sull'apprendimento permanente. Nel 1991 Il [Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica], con un apposito decreto (Gazzetta Ufficiale n° 203 del 30.8.91), ha conferito alla CNUPI, fondata nel 1982, la personalità giuridica privata. Attulmente l'università Popolare accreditata CNUPI più attiva di partecipanti ed eventi accademici è l' università Popolare di Milano e Università Popolare degli Studi di Milano membro del CNUPI Diverse Università Popolari dal 1984 sono Istituti di Cultura Generale riconosciuti dal Ministero dei Beni Culturali. Il 17 febbraio 2011 presso la Camera dei Deputati l'Università Popolare di Milano riceve il premio Culla d'Europa per la formazione europea.